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La diagnosi

In presenza di sintomi è sempre opportuno consultare il medico curante che valuterà l’opportunità di eseguire l’urinocoltura, esame utile a individuare il batterio responsabile dell’eventuale infezione delle basse vie urinarie e l’antibiotico a cui la paziente risulta più recettiva.

Urinocoltura: alcune raccomandazioni

Può sembrare banale, ma perché l’urinocoltura fornisca informazioni utili al fine dell’individuazione della terapia più efficace, è indispensabile che la raccolta e la  conservazione dei campioni venga fatta correttamente e scrupolosamente, a partire dal contributo della paziente stessa!

Ecco un pratico promemoria per la corretta raccolta dell’urina:

Raccolta del primo mitto:

  1. Procurarsi in farmacia un barattolo sterile ad imboccatura larga “per urinocoltura” (evitare provette piccole)
  2. Lavare accuratamente mani e genitali esterni con acqua e sapone
  3. Utilizzare le urine della prima minzione del mattino per il primo getto, raccogliendo una minima quantità di urina
  4. Non toccare con le mani o i genitali i bordi o l’interno del contenitore e richiudere accuratamente il contenitore
  5. Consegnare il contenitore al laboratorio in tempo breve (se non è possibile consegnarlo subito, deve essere conservato a temperatura di circa 4°C in frigo per massimo 2 ore)

Raccolta del secondo mitto:

Procurarsi in farmacia un barattolo sterile ad imboccatura larga “per urinocoltura” (evitare provette piccole)

  1. Lavare accuratamente mani e genitali esterni con acqua e sapone
  2. Urinare scartando il primo getto e raccogliendo parte di quello successivo direttamente nel contenitore sterile, possibilmente senza interrompere la minzione
  3. Non toccare con le mani o i genitali i bordi o l’interno del contenitore e richiudere accuratamente il contenitore
  4. Consegnare il contenitore al laboratorio in tempo breve (se non è possibile consegnarlo subito, deve essere conservato a temperatura di circa 4°C in frigo per massimo 2 ore)

Nel caso di richiesta di raccolta del primo e secondo mitto, si deve utilizzare la prima urina della mattina al risveglio per il primo mitto e quella successiva per il secondo mitto. Meglio non utilizzare l’urina del mattino al risveglio per il secondo mitto onde evitare falsi positivi dovuti al fatto che durante la notte, in assenza di minzione, si possono sviluppare una carica elevata di ceppi di batteri non patogeni.